Ambra: Nato nel Medioevo come nome augurale femminile affinchè
la pelle della bambina fosse profumata e luminosa come l'ambra. L'ambra
è una resina fossile traslucida, di colore che può variare dal giallo,
al rossiccio, al bruno. La tradizione le attribuisce poteri
medicamentosi, collegati probabilmente alle sue note proprietà
elettrostatiche. Per i buddisti rappresenta l'altruismo, uno dei sette
tesori facenti parte dei valori spirituali dell'individuo.
Ametista: Il termine ametista deriva dal greco amèthystos
con il significato di "non ebbro". L'ametista è una varietà violacea di
quarzo ed è una delle gemme più utilizzate per la creazione dei
gioielli. I Greci ritenevano che costituisse un eccellente rimedio
contro gli effetti dell'alcool.
Agata: Il nome deriva dal greco
Agathè, a sua volta
derivato dall'aggettivo agathos "buono": significa quindi "buona,
virtuosa". L'agata è una varietà di quarzo, è una pietra luminosa con
varie sfumature di colore. In cristalloterapia le si attribuisce
proprietà di protezione della persona e dell'ambiente mentre per il
Buddismo rappresenta il tesoro dell'ascolto.
SMERALDO: Il nome ha origini ispaniche e
significa "smeraldo" o "verde". Lo smeraldo è una varietà del berillo
caratterizzata da un intenso colore verde. È considerato da sempre
simbolo della natura che si risveglia a primavera. Fa parte dei sette
tesori del Buddhismo e più precisamente corrisponde al tesoro della
saggezza.
Giada: È un recente nome affettivo. Si riferisce alla
bellezza dell'omonima pietra preziosa. La parola ha origine spagnola, da
jada, fianco, riferita alle presunte proprietà terapeutiche della
pietra nei confronti delle malattie renali. Fin dai tempi remoti viene
utilizzata come oggetto da usare durante riti religiosi o da portare
come amuleto. È considerata inoltre la pietra dei medici in quanto
donerebbe la tranquillità necessaria per prendere decisioni importanti.
Corallo: Deriva dal latino corallum "corallo" e
viene utilizzato come nome augurale di bellezza e "preziosità". Il
corallo non è un minerale bensì uno scheletro calcareo di piccoli polipi
simili ad anemoni di mare. Il colore più apprezzato è il rosso cupo,
detto moro, e il rosa pallido delicato. Il corallo si trova in numerosi
dipinti rinascimentali in quanto la tradizione cristiana lo associa al
sangue di Gesù come simbolo di doppia natura umana e divina del Cristo.
Diamante: Nome femminile entrato in uso nel medioevo, dato
per augurare a una bambina le virtù del diamante (splendore,
preziosità, resistenza); affascinante anche l'origine della parola
diamante, che deriva dall'aggettivo greco adamas "indomabile". È il
minerale più luminoso e duro che esiste in natura. In India, patria
iniziale del diamante, è considerata la pietra simbolo degli individui
illuminati.
Perla: Il nome è di origine latina ed il suo significato
era "mollusco, conchiglia". Dal momento che all'interno dell'ostrica si
può trovare una pietra preziosa, il suo significato è "preziosa, bella".
È presente in tutta Italia, ma in modo particolare in Toscana. Il
colore più comune è il bianco, ma si possono trovare anche perle rosa,
crema, viola scuro, grigie e nere.
Zaffiro: Si tratta di un nome di origine semitica,
più precisamente arabo-persiana. Il suo significato è "lapislazzulo",
cioè "pietra preziosa". Da un punto di vista figurato, dunque, può
assumere il significato di "prezioso, splendente". La parola "zaffiro"
deriva a sua volta dal termine greco "sappheiros" ovvero "azzurro"
oppure potrebbe derivare dall'ebraico "sappir" con il significato di "la
cosa più bella". Il zaffiro è una varietà di corindone ossia un
minerale (ossido di alluminio) di colore blu azzurro. In
Cristalloterapia viene utilizzato per le sue proprietà calmanti.
Topazio: Il nome deriva dal più noto minerale composto da
silicato d'alluminio e fluoro. I cristalli di topazio utilizzati per la
produzione di gioielli sono principalmente di colore giallo, giallo
arancio o giallo bruno. Nel medioevo veniva utilizzato per scacciare il
malocchio e allontanare i fantasmi della notte per infondere cioè
sicurezza e fiducia.
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