Secondo
un’antica leggenda africana, un giorno i folletti che abitavano la
savana decisero di vendicarsi degli uomini che con i litigi e rumori
assordanti disturbavano la loro quiete. Durante la notte, i folletti
sradicarono tutte le piante che crescevano intorno ai villaggi e le
capovolsero a testa in giù. Nacque così il baobab, albero dal tronco
poderoso e dalla chioma quasi spoglia, che sembra piantato con le radici
al cielo. Il baobab è l’albero simbolo della savana, un vero gigante
che vive oltre cinquecento anni, il cui tronco può raggiungere
un’altezza di 25 metri e una circonferenza di 30.
Per
la sua lunga vita e per la sua capacità di sopravvivere alla siccità, è
considerato un albero sacro. Al baobab si usa addirittura parlare,
chiedere consigli e bisbigliare formule magiche appoggiando le mani sul
tronco, per ottenere una potente protezione contro le avversità della
vita. Infine, non c’è malattia che infusi, decotti, tisane di baobab non
curino: dalle scottature alla malaria, dalla dissenteria al morbillo.
Ma,
credenze popolari a parte, il baobab possiede realmente molte qualità
che lo rendono utile all’uomo. Le cellule spugnose del fusto possono
trattenere straordinarie quantità di acqua e durante le stagioni secche i
popoli della savana masticano i rametti di questo albero per combattere
la sete. Con la sua corteccia si produce una fibra resistente, utile
per la fabbricazione di borse, corde, reti stuoie, fili da tessere.
quindi questo e' il famoso baobab..... bella ricerca...... lo cantava anche celentano nel suo pomeriggio azzurro.... complimenti per le pagine interessanti e stimolanti.....
RispondiEliminaGRAZIE IMMA UN BACIONE ANNA
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